Sentiero a piedi diritto
Questa parte del percorso conduce gli escursionisti alle montagne di Gerusalemme, dove si trovano resti di antiche terrazze e piccole sorgenti, circondate da foreste sia native che piantate. L'Autorità per i Parchi e la Natura di Israele preserva e mantiene l'area intorno al sentiero, e vi invita a trascorrervi piacevoli momenti.
Principali punti di interesse
Agricoltura montana tradizionale
Sorgenti del tunnel
Bosco mediterraneo
I siti di Ein Karem
Una terrazza enorme vicino a Ein Handaq
Belvedere panoramici
Sataf
Un belvedere su Ein Karem
Attività dell'Autorità per i Parchi e la Natura di Israele per migliorare i servizi ai visitatori
L'Autorità ha progettato e segnato il Jerusalem Trail.
Come raggiungere Sataf
Arrivando da ovest: dall'autostrada 1 (Tel-Aviv - Gerusalemme) svoltare verso sud allo svincolo per Harel, attraversare Maoz Zion e proseguire verso lo svincolo per Sataf (Har Eitan). Da lì una strada asfaltata porta alle aree di parcheggio di Sataf. L’incrocio per Sataf è raggiungibile anche dall'autostrada 395 dallo svincolo per Eshtaol.
Arrivando da Gerusalemme: autostrada 395 da Ein Karem all’incrocio per Sataf
Come raggiungere Ein Karem
Da Gerusalemme: dal Monte Herzl girare verso ovest e scendere verso Ein Karem.
Da ovest: sull’autostrada 395 svoltare a sinistra alla rotatoria dello svincolo per Kerem. Il punto di destinazione è la Sorgente di Maria, Maayan Street, Ein Karem.
Territorio
Il Jerusalem Trail è un sentiero escursionistico di 39 km, che completa la parte mancante del National Trail di Israele che bypassa la capitale.
Inizia da Ein Handaq, da qui sale verso Ein Karem e il Monte Herzl, attraversando Beit HaKerem, e torna indietro verso ovest, verso la Città Vecchia per raggiungere Sataf via Lifta, la Valle di Arazim e il Monte Harat, disegnando quasi un cerchio completo.
Il Jerusalem Trail è segnato blu-oro-azzurro, in alcuni punti il simbolo del leone di Gerusalemme è stato aggiunto ai segni, e fuori dalla città i segni del sentiero si fondono con quelli di altri sentieri naturali. La parte che collega Sataf e Ein Handaq fa parte del Jerusalem Trail.
Itinerario del percorso
1. Da Sataf a Ein Handaq
Partire dal parcheggio superiore del sito di Sataf, accanto alla caffetteria, e proseguire seguendo il National Trail di Israele. Scendere una breve rampa di scale, e dopo circa 100 metri, si arriverà al centro informazioni del National Trail di Israele, da dove seguire la relativa segnaletica (e quella in verde).
Il sentiero scende tra terrazze, olivi e mandorli. Dalla parte superiore si possono ammirare il crinale dell’Aminadav, il Nahal Sorek, il Monastero di San Giovanni nel Deserto, la moshava di Even Sapir e l'ospedale Hadassah Ein Kerem. Lungo il sentiero si trovano piccole pareti con delle grotte chiuse da massi di pietra, che in passato venivano utilizzate come deposito dagli abitanti del villaggio arabo di Sataf.
Il sentiero scende verso la sorgente di Ein Sataf e la bella piscina alimentata dalle sue acque. Si può salire sul gradino in pietra sopra la piscina, entrare nel tunnel della sorgente e uscire dall'altra estremità, accanto alla piscina. Questa avventura è consigliata ai giovani, e a chi ci si sente, perché si dovrà attraversare il tunnel stretto e bagnarsi leggermente i piedi.
Il National Trail di Israele scende lungo una lunga scalinata tra i giardini verso il parcheggio, sito più in basso, di Sataf. A questo punto, girare a sinistra su una strada sterrata, irregolare e parzialmente pavimentata, dove all'inizio dell'estate, fino a giugno, fioriscono grossi cespugli di rosa canina e di ginestra odorosa, insieme alle tenere bocche di leone.
Vicino al boschetto di pini, il National Trail di Israele incrocia un altro sentiero contrassegnato in nero, mentre lascia il Nahal Sorek per entrare in un piccolo boschetto di alberi autoctoni. Subito dopo, attraversa un piccolo ponte, sopra il quale passa l'autostrada 386 (Ein Karem - Bar Giora).
Da qui il sentiero procede lungo il Wadi Yusuf e conduce a un’ampia terrazza di pietre enormi, simili a quelle del Muro occidentale. Dalla sua posizione si può pensare che faccia parte di un antico sistema di irrigazione che utilizzava l'acqua proveniente da Ein Handaq, circa 400 metri a monte. Tuttavia, le sue dimensioni possono anche suggerire che potrebbe essere stata il sito per una costruzione di un progetto statale, e non necessariamente di un impianto agricolo.
Da qui, scalare le piccole pietre sulla riva del fiume. Un piccolo canale lungo il lato sinistro del sentiero, in passato fu usato per trasportare l'acqua da Ein Handaq ai campi della gola. Vicino si trova un grande fossato nella roccia, con due aperture di un tunnel, si tratta di Ein Handaq, una delle sorgenti più belle delle montagne di Gerusalemme.
La sua acqua scorre dalle due bocche in una grande piscina scavata nella roccia. Il tunnel meridionale è più lungo di quello orientale e raccoglie l'acqua da due rami che si incontrano accanto a una piccola diga, che innalza il livello dell'acqua, per cui la gravità permette che questa defluisca nella piscina. L'ingresso a questo tunnel è molto stretto.
Il tunnel orientale è in realtà una combinazione di due tunnel interconnessi, uno lungo 17 metri, mentre l'altro, che si ramifica dal primo, è lungo 31 metri. I tunnel sono completamente bui e il livello dell'acqua al loro interno può raggiungere i 1,2 metri. Non ci sono apparati di sicurezza o segnaletica all'interno dei tunnel, per cui chi vi si introduce, lo fa a proprio rischio e pericolo.
2. Da Ein Handaq alla Sorgente di Maria
A Ein Handaq si lascia il National Trail di Israele per seguire il Jerusalem Trail (segnato in blu-oro-blu), che sale su una strada asfaltata lontana dalla sorgente. Questo tratto del percorso fa parte dell’insieme dei sentieri di Hadassah, sviluppato con l'aiuto del Fondo Nazionale Ebraico.
Al punto in cui la strada asfaltata volta a destra, il Jerusalem Trail si allontana e prosegue lungo una strada sterrata, parte della quale pavimentata con rocce (strada di macadam). Più a sinistra si vedono i resti di una garitta: una piccola costruzione di pietra che serviva ai contadini durante l'alta stagione, i cui costruttori hanno sicuramente goduto della magnifica vista sul Monte Harat e sul Monte Tzova davanti a sé. Dalla ripida pendenza che conduce al Nahal Sorek si possono vedere altre garitte simili, così come bellissime terrazze anticamente coltivate.
A poca distanza da qui, il Jerusalem Trail si allontana dalla strada asfaltata, e procede verso destra, sulla gradinata di legno sopra le terrazze abbandonate. Subito si arriva alla strada che conduce all'ospedale Hadassah Ein Kerem. Qui la missione è quella di attraversare con molta cautela la trafficata autostrada 396. Il sentiero gira a sinistra lungo una strada sterrata, aperta, segnata in blu, mentre un cancello di ferro verde blocca la strada chiamata Heidi Sternbach.
Il Jerusalem Trail attraversa, ora, un boschetto di pini per poi costeggiare l'ospedale alla sua sinistra. La bellezza di questa parte del sentiero è nella magnifica vista di Ein Karem di cui si gode, completa di tutti i suoi monasteri e chiese.
Quando si raggiunge di nuovo una strada asfaltata, significa che si è arrivati alla periferia di Ein Karem, girare a destra, passando davanti alla famosa Chiesa della Visitazione. Chiesa costruita nel luogo in cui, secondo la tradizione cristiana, Maria, madre di Gesù, visitò Elisabetta, madre di Giovanni Battista.
La sorgente di Ein Karem, che fuoriesce da un tunnel nella roccia, non è molto lontana da qui, punto in cui, ai piedi della moschea dei vecchi villaggi, finisce il viaggio.