From HaMinsara to the Eagles Lookout

Ci sono novità nel Cratere Ramon: l'Autorità per i Parchi e la Natura di Israele ha effettuato il ripristino ambientale di due cave vicino all'autostrada 40 e aggiunto due nuovi siti all'antica attrazione di HaMinsara (il Prism): il sito "Pietra, Vento, Acqua" con le sue rocce multicolori e il belvedere dell’Aquila (Eagle's Lookout), tutti raggiungibili in auto o con percorsi a piedi.

Principali punti di interesse:

HaMinsara e il percorso galleggiante

Sabbia multicolore

Belvedere dell’Aquila

Belvedere spettacolari

Collina di HaMinsara

Attività dell'Autorità per i Parchi e la Natura di Israele per migliorare i servizi ai visitatori e conservare il sito

L'Autorità ha creato un percorso galleggiante sulla collina di HaMinsara per proteggere le rocce del sito. Ha anche effettuato il ripristino ambientale di due cave, ha creato il belvedere dell’Aquila, ha segnato un nuovo sentiero escursionistico e ha installato insegne informative.

Come raggiungere l’area

Dal Cratere Ramon scendere fino al fondo (autostrada 40). A circa 6 km a sud della città, girare a destra (verso ovest) tra il km 91 e il 92, seguendo le indicazioni per HaMinsara. Proseguire per circa 600 metri fino a raggiungere il parcheggio del sito. La strada è adatta alle auto.

Territorio

Nei i primi anni della sua scoperta, Israele utilizzò il Cratere Ramon principalmente come sito per l'estrazione dei minerali. Il cratere mostra strati di rocce contenenti caolinite, materia prima fondamentale nella produzione di porcellana, e, per molti anni, in punti diversi vennero create delle cave. Gli scavi per l’estrazione della caolinite furono molto grandi e, una volta finiti, lasciarono enormi fosse con, accanto, grandi cumuli di terreno.

Quando fu istituita l'Autorità per la Natura e le Riserve (in seguito divenuta Autorità per i Parchi e la Natura di Israele), verso la metà degli anni sessanta, la parte orientale del cratere fu dichiarata riserva naturale. Per molti anni l'Autorità si è prodigata per l'espansione della riserva nel cratere, e infine l'obiettivo è stato raggiunto. Durante gli anni '90 il governo israeliano decise di ridurre le attività di scavo e, all’inizio del XXI secolo, di interromperle definitivamente. Da allora, l'Autorità, utilizzando il finanziamento del Fondo di Ripristino Ambientale delle Cave, ha lavorato per risanare il cratere, riempiendo le fosse e facendo sì che la bellezza del fenomeno naturale e unico del Cratere Ramon potesse essere ammirata.

Itinerario di viaggio

1. HaMinsara

Questo sito è uno dei più straordinari del Cratere Ramon. La collina di HaMinsaras è fatta di arenaria e un’ipotesi è che sia stata trapassata da un oggetto proveniente da uno strato estremamente caldo della Terra, aumentando notevolmente la temperatura delle rocce di arenaria e causando la loro espansione. Quando questa collina di roccia si raffreddò, si ritrasse e si frantumò, assumendo l’attuale forma di un prisma. Durante il riscaldamento le particelle di arenaria si saldarono insieme trasformandosi in dura quarzite. L'oggetto caldo che si introdusse nella collina era fatto di minerali che, dopo il raffreddamento, divennero morbida argilla di caolinite e che, negli anni, si spostarono causando il crollo dei prismi che ora si trovano sulle pendici della collina.

L'Autorità per i Parchi e la Natura di Israele ha investito una grande quantità di idee e risorse per trovare un modo per consentire l'accesso del pubblico a questo sito unico senza danneggiarlo. La soluzione che è stata adottata è un percorso galleggiante, un tratto fatto di materiali riciclati che letteralmente galleggiano sopra le rocce di HaMinsara.

La lunghezza del percorso è di circa 250 metri lungo i quali i visitatori possono ammirare le rocce a forma di prisma, da cui prende il nome. La maggior parte delle rocce ha quattro, cinque o sei facce piatte e bordi spigolosi. Alcuni prismi sono rimasti nel loro stato naturale, uno accanto all'altro, in posizione verticale sul suolo, mentre altri sono sparsi a caso lungo il pendio.

Alla fine del percorso galleggiante, un sentiero sterrato, via via segnalato da frecce, conduce in cima alla collina dove i prismi sembrano diversi: infatti sono per lo più sepolti nel terreno, con le sole estremità che si estendono verso l’alto. Questo fenomeno di frattura in linee geometriche rette, è comune anche ad altri oggetti che perdono un po' del loro volume, come le colonne basaltiche nelle alture del Golan, o il fango che si asciuga e si crepa sotto il caldo sole estivo. I prismi che si incontrano in cima alla collina sono quelli più bassi.

Dalla cima della collina il sentiero scende al parcheggio di HaMinsara. È possibile completare qui l'escursione e guidare per circa 700 metri a sud fino al prossimo sito, oppure camminare lungo un breve sentiero segnato in nero.

2. Pietra, Vento, Acqua.

Il sentiero segnato in nero si dirige verso sud, attraversa un piccolo ruscello dove crescono piante desertiche comuni come la retama, l’atriplex halimus e lo zygophyllum. Una piacevole passeggiata tra le rocce di arenaria conduce i visitatori in una piccola valle, vicino all'autostrada 40, ricca di sabbia multicolore, ossia il sito "Pietra, Vento, Acqua". Le opere di ripristino ambientale nel cratere hanno rinvenuto molti strati di arenaria colorata. Una grande quantità di sabbia multicolore è stata portata qui per il divertimento dei visitatori, sia bambini che adulti.

Il Belvedere dell’Aquila

Proprio di fronte al sito "Pietra, Vento, Acqua” si trova è il nuovo belvedere dell’Aquila. Per raggiungere la terrazza belvedere, fare una piccola camminata verso sud, lungo l'autostrada 40 e attraversarla con molta attenzione. Il parapetto del belvedere è fatto di rocce provenienti dal cratere.

Adesso è difficile credere che l'area sotto il belvedere fosse, un tempo, coperta da fosse e cave. Le opere di ripristino ambientale hanno smussato la superficie del sito, restituendole il suo piacevole aspetto originario. La statua di un’aquila si erge in cima a una piccola collinetta accanto all'autostrada e a poche centinaia di metri dal belvedere, l'Autorità per i Parchi e la Natura di Israele ha creato una stazione dove le aquile vanno a nutrirsi, con l'intento di ripristinare la loro popolazione nel Negev dove, come accade anche ad altre specie, questa è diminuita a causa dei frequenti avvelenamenti. Per questa ragione, l'Autorità mette a disposizione alimenti puliti e nutrienti in queste postazioni, destinati anche ad altri predatori che vivono nella zona, come i lupi, le volpi e le iene. Con un po' di fortuna, e specialmente la mattina presto, si possono vedere alcune aquile o altri predatori che vanno alla stazione per nutrirsi.