Solo andata
Il sentiero che porta dai dirupi di Shaharut a Yotvata, nella regione di Arava, comprende siti preistorici, paesaggi desertici e le rovine della fortezza romana di Yotvata. L'Autorità Israeliana di Protezione dei Parchi Naturali Nazionali ha installato scale in metallo e cavi di sicurezza nei punti ripidi.
Principali punti di interesse
Vegetazione desertica
Cairn (ometti) preistorici
Rovine di un antico bagno pubblico
Rovine di una fortezza romana
Punto di osservazione
Splendida vista del Deserto di Arava e delle Montagne Edom in cima al dirupo di Shaharut
Attività dell'Autorità Israeliana di Protezione dei Parchi Naturali Nazionali per migliorare i servizi ai visitatori e preservare il sito
L'Autorità Israeliana di Protezione dei Parchi Naturali Nazionali ha adibito un'area a campeggio e ha installato la segnaletica lungo il sentiero e scale in metallo e cavi di sicurezza nei punti ripidi. Come arrivare a Shaharut
Dall'autostrada 12, svoltare in direzione di Shaharut. Dopo circa 6,5 km si arriverà ad una strada che conduce in alto al villaggio del resort costruito a Khan Shaharut. L'ingresso del sentiero (segnalato in blu) si trova a 300 metri da qui, di fronte al cartello per il Sentiero Nazionale d'Israele.
Come arrivare a Yotvata
Svoltare a ovest dall'autostrada 90 verso Yotvata. È possibile attendere gli escursionisti sull'antica strada di Arava o continuare verso la Fortezza di Yotvata, seguendo la segnaletica in blu.
Informazioni aggiuntive
Nel VI millennio a.C., il Negev era percorso da una fitta rete di strade. Lungo la via, si trovavano luoghi di preghiera e alloggi per trascorrere la notte e, nel corso dei secoli, si sono trasformati da strutture di osservazione in roccaforti e fortezze. Il nuovo sentiero che porta da Shaharut a Yotvata passa per un antico sito e termina in una fortezza dell'epoca romana.
Sentiero
Verso la Fila delle merlature
Il sentiero passa per la collina, dove è in fase di costruzione un villaggio vacanze, e l'insediamento comunitario di Shaharut. Dopo circa 700 metri, si arriva in cima al dirupo. La vista è stupenda. Gli insediamenti della Valle di Arava si trovano ai piedi del dirupo - Yotvata, Grofit e Ketura - con le Montagne Edom di fronte.
La differenza in altitudine, dall'inizio alla fine del sentiero, è di 450 metri. Qui, in una sezione ripida del sentiero, la differenza di altezza viene superata con una serie di tornanti molto stretti. Fermarsi a 400 metri dal tornante nei pressi della grande roccia con segnaletica per svoltare a sinistra. La vista della piccola sporgenza ai piedi di questa zona è davvero meravigliosa. Diversamente dai soliti pendii che discendono verso est, questa sporgenza ascende. In cima alla sporgenza si trovano diverse file di cairn (ometti). Uzi Avner, l'archeologo che ha studiato la Valle di Uvda e l'area circostante, ha battezzato questa fila di cairn come "la fila di merlature".
File di merlature sono state trovate in cima a numerose colline nel Negev e nel Sinai Simili file sono state scoperte anche nel Deserto del Sinai, in Transgiordania e in Arabia Saudita. Le merlature erano probabilmente utilizzate per il pellegrinaggio, indicato dai percorsi che conducono ad esse. Potrebbero anche costituire un modo per segnalare luoghi di sepoltura di persone importanti o semplicemente siti sacri. Furono costruite lungo le strade antiche, in modo che le persone che le percorrevano potessero fermarsi e pregare.
Scale e gole
Dopo aver oltrepassato la fila delle merlature, il sentiero si addentra in una stretta gola con un piccolo albero di acacia. Si prosegue camminando tra le pareti di argilla grigia, decorate con sottili strisce di malta bianca. Qui e là si notano grandi agglomerati di rocce leggermente colorate e disposte come colonne poligonali. I graffi che si possono effettuare sulle rocce, usando semplicemente un'unghia, indicano che le rocce sono composte da gesso.
Il sentiero fuoriesce quindi dalla gola, lascia il canale e si inerpica su un pendio moderato. Prosegue di nuovo verso il basso e incontra una strada sterrata che ascende da Yotvata a Shaharut (segnaletica verde). Si continua sulla destra, seguendo la segnaletica in blu. Si attraverserà quindi un ampio canale e, subito dopo, si arriverà ad una cascata rocciosa. Di fronte a questa cresce la verde e fresca acacia tortilis. Si continua quindi lungo il canale verso il basso, con l'ausilio di scale di metallo e un cavo di sicurezza nel fiume.
Il percorso raggiunge ora la cascata successiva. Ci gira ampiamente intorno dalla destra e prosegue attraverso un'altra gola stretta con pareti calcaree spaccate, alla fine della quale si trova un'altra cascata. L'avventura non è però finita qui! Si entra quindi in un'altra splendida gola, che riserva una sorpresa: un'enorme acacia tortilis che penzola da un'altezza di 7 metri, con la punta che raggiunge quasi il letto del fiume. Ci sono un paio di acacie che crescono alla fine della gola e sono sparse lungo il percorso verso i campeggi di Maaleh Shaharut (che incontra il sentiero verde).
Punto di osservazione su Yotvata
Il sentiero attraversa l'ampio canale di uno degli affluenti del Nahal Shaharut e si inerpica su un lieve crinale che separa le Montagne del Negev dal Deserto di Arava. La sezione lungo la cima del crinale si estende per circa 2 km. Qui, a circa 120 metri sopra Yotvata e la Valle di Arava, si trova un punto di osservazione con vista sulla magnifica savana di acacie. Attraverso gli alberi si può scorgere con chiarezza la Fortezza di Yotvata e, dopo l'autostrada 90, si possono osservare le distese della Riserva Naturale di Hai-Bar Yotvata, le cui specie animali in via di estinzione vengono protette dall'Autorità Israeliana di Protezione dei Parchi Naturali Nazionali.
Dal lato di Yotvata
Il sentiero discende arrivando ad un traliccio dell'elettricità. La collina a sinistra domina la piana di Arava e si notano due ampi cairn. Yotvata era una grande oasi e diversi popoli ne fecero la loro residenza permanente durante il periodo Calcolitico (IV millennio a.C.). L'umanità ha lasciato dietro di sé i resti degli insediamenti e il sentiero oltrepassa le rovine di due delle strutture più prominenti: Alla destra si trova la fortezza romana, mentre alla sinistra si possono osservare i resti di un antico bagno pubblico. Vicino alla fortezza si erge un piccolo edificio in pietra. Fu costruito nel 1930 e adibito a stazione di polizia temporanea durante il Mandato britannico.
La fortezza romana era un edificio fortificato dalla pianta quadrata (40x40 metri) e dotato di quattro torri angolari. Le pareti sono state costruite in pietra fino ad un'altezza di 1,5 metri e terminano con uno strato di mattoni. Le monete qui ritrovate indicano che la fortezza fu utilizzata come tale dall'ultimo quarto del III secolo e.C. fino al IV secolo e.C. L'iscrizione ufficiale sull'architrave della porta attesta che la fortezza fu costruita durante il regno dell'imperatore Diocleziano ed era probabilmente una fortezza che stabiliva il limes (confine) del regno in quel periodo. Il bagno pubblico veniva di sicuro utilizzato dagli abitanti della fortezza.
La fine del sentiero
Per chi ha prenotato un veicolo con raccolta alla fortezza, il sentiero termina qui. In caso contrario, continuare seguendo il sentiero segnalato in blu fino al campo militare a sud del Kibbutz di Yotvata. Dal campo inizia un viale pedonale recentemente lastricato. Camminare lungo il viale per 700 metri fino allo Yotvata Inn. Sul lato della strada vi sono fermate degli autobus. Da qui è possibile prendere un autobus in direzione nord o verso Eilat.