Ciclismo
Un'escursione nel Deserto della Giudea Meridionale, lungo il letto del fiume, dove la natura e le viste maestose dei dirupi si scontrano con le necessità dello sviluppo industriale. Questa battaglia è determinata dalla resa incondizionata a Madre Natura.
Come arrivare:Guidare lungo la Route 25, Dimona-Sodoma. Tra i chilometri 118 e 119, prendere la strada sterrata in direzione del Nachal Peres. [1] Lasciare quindi l'auto, non prima di aver tuttavia impostato un punto di incontro al chilometro 112, vicino all'incrocio stradale che conduce ad un piccolo cratere. Indossare un casco, ripristinare il contachilometri e partire. Seguire le indicazioni per il Nachal Peres, lungo il percorso con segnaletica in blu, che inizia parallelo alla strada. Dopo pochi istanti, si dovrà svoltare a nord, verso la Valle dei cervi (Bik'at HaTzviaim). Si passerà accanto ad una piccola cava per 1,4 km e sotto al nastro trasportatore dell'azienda Dead Sea Works. [2] Di fronte si scorgerà la collina 408 con un palo dell'elettricità in cima e immediatamente dopo il nastro trasportatore si arriverà ad un incrocio, dove si dovrà svoltare a destra del Nachal Peres per altri 2 km, sempre sotto al nastro trasportatore. Dopo circa 1 km, il fiume diventa più stretto e la strada accidentata. Si arriva al chilometro 3,5, sotto al nastro trasportatore. Al chilometro 4,2, il percorso si avvicina al nastro trasportatore e, finalmente, si potrà attraversare un ponte. Il nastro trasportatore si trova ora al di sotto della strada da percorrere. Subito dopo il ponte [3]. Il percorso con segnaletica in verde, progettato per i pedoni, conduce direttamente al Nachal Peres. Si svolta quindi a sinistra, lungo il percorso indicato in blu, che costituisce una strada di servizio delle linee elettriche. Salire e scendere secondo la segnaletica. In alcuni periodi, sulla destra è possibile scorgere i dirupi del Nachal Peres, che discendono dal pendio di Hazera, nel canale del canyon. Vale la pena di avvicinarsi al dirupo per guardare il panorama. Al chilometro 6.0, vi è un bivio ai piedi di Giv'at Harutit. Il lato sinistro è più confortevole da percorrere, ma entrambi i sentieri si incontrano al canale. Salire fino al chilometro 7.0 e arrivare sulla collina con scale in metallo che non conducono da nessuna parte. Oltrepassare la cima della collina verso sud, fino all'incrocio nel percorso al chilometro 7,2. Svoltare quindi a destra (sud) in direzione del punto di osservazione alla fine [4]: verso ovest si possono scorgere le valli del Nachal Peres e le sue cascate, mentre a sud-est si trova la rotonda del Mar Morto. Ammirare il paesaggio e ritornare sullo stesso percorso da cui si era arrivati. Dall'incrocio, prendere la strada a est per le linee dell'alta tensione e, una volta arrivati in quel punto, svoltare di nuovo a est verso una discesa ripida. Dopo circa 1 km, di fronte si noterà la collina nera di Giv'at Harutit. Al chilometro 8,8, si incontra un incrocio segnalato con il canale del Wadi [5].
Svoltare a destra, verso la salita, seguendo l'indicazione "To Dimona-Sodom Road, multi-engine vehicles" (Verso la strada di Dimona-Sodoma, veicoli plurimotore). Dopo una breve ma difficile salita, sotto alle linee dell'alta tensione si trova un incrocio, ai piedi della collina 177, ossia la collina nera di Giv'at Harutit. Anche qui si trovava il cartello "To Dimona-Sodom Road, multi-engine vehicles" (Verso la strada di Dimona-Sodoma, veicoli plurimotore), ma è stato rimosso, perciò vale la pena di ribadire: A questo incrocio, allontanarsi dalle linee dell'alta tensione, non svoltare a sinistra, ma verso destra (sud), in direzione di una discesa particolarmente ripida.
Non andare troppo veloce! Davanti si trova un tratto di terreno molto roccioso e pericoloso. Al chilometro 10.0 si vedrà la "chiave" del Nachal Peres. Proseguire verso il Wadi e il percorso sarà quindi segnalato in verde. A questo punto si noterà di essere ritornati al Nachal Peres. Al chilometro 11, pedalare lungo una sezione corta nel canale, seguita da una "superstrada". All'incrocio del chilometro 12,5 [6], lungo il sentiero segnalato in rosso, e accanto ad esso, si trova il gioiello dell'escursione. Qui i fiume incontra uno strato di rocce calcaree, risalenti all'era geologica nota come Toniano. Il "tetto" di questo duro strato e le inondazioni hanno contribuito a "formare" superfici bianche. Un dirupo attraversa queste superfici e ai piedi di questo, nei mesi invernali, si trovano diverse "vasche" riempite di acqua di inondazione.
Al bordo del dirupo vi è una piccola cascata e alla base enormi rocce a forma di cubo. Questo è un posto ideale per rilassarsi. Riposarsi, preparare del caffè, esplorare l'area limitrofa, fare foto e ritornare all'incrocio al punto n. 6. Svoltare a ovest sul sentiero segnalato in rosso, lungo una pendenza moderata. Dopo 300 metri il percorso prosegue con una curva a sud e una salita. Al chilometro 13,2, le indicazioni in rosso conducono a destra. Continuare sulla strada alta lungo il sentiero in manutenzione, che curva alla fine verso nord e discende verso il Nachal Tachmas. Al chilometro 14,2, attraversare il canale del fiume Tachmas e verso il chilometro 14,9, un altro checkpoint, salire sul canale del Wadi (senza nome, ma con numerosi alberi di acacia). Al chilometro 15,3 la salita diventa difficile, ma terminerà al chilometro 15,7, attraversando un piccolo altopiano verso sud, che conduce al punto di incontro dei veicoli, al chilometro 16,2 [7].
Buono a sapersi
I sentieri sono molto accidentati e non consigliati per i principianti. Il sito si trova nelle vicinanze di un'autostrada nazionale, perciò non vi è un reale pericolo di perdersi nel deserto.
Foto - Pikiwiki Web