Sito preistorico
Il Tempio delle Tigri nella valle di Ovda è un’affascinante testimonianza delle culture preistoriche del Negev. Nel punto in cui la strada prosegue verso sud, l'Autorità per i Parchi e la Natura di Israele ha costruito un nuovo sentiero per le auto fuori strada, che conduce a una grande cisterna d'acqua a Nahal Isaron. Per riempire questa cisterna e mantenere l'acqua almeno fino all'inizio dell'estate è sufficiente una grande inondazione.
Punti di interesse principali:
Il Tempio delle Tigri
Una grande cisterna d'acqua nel cuore del deserto
Vegetazione del deserto
Punto di osservazione
Dalla cima della collina delle dune di sabbia di Kasui, circa 3 km a nord del tempio delle Tigri
Attività dell'Autorità per i Parchi e la Natura di Israele per migliorare i servizi ai visitatori e conservare il sito:
L'Autorità è responsabile della preservazione del Tempio delle Tigri e ha istituito il sito per i visitatori, ha anche installato la segnaletica del sentiero che conduce alla cisterna Isaron.
Come raggiungere l’area
Dall’incrocio di Shizafon proseguire verso sud per 5 km sulla Route 12, girare a sinistra verso Shaharut e passare la splendida collina delle dune di sabbia di Kasui. Circa 400 metri prima del cancello di Ovda si trovano le rovine del Tempio delle Tigri, a circa 50 metri a est della strada, protette da una recinzione metallica e con un’insegna esplicativa accanto.
Territorio
La valle di Ovda è una valle sabbiosa che si estende per 60 km quadrati. Prende il nome dall'operazione Ovda, l'operazione militare in cui, sia la valle che Eilat furono occupati alla fine della Guerra d'Indipendenza. Nella valle sono stati trovati resti umani preistorici, ma alcune parti fondamentali degli stessi erano danneggiate già prima della Guerra d'Indipendenza. Oggi l'aeroporto di Ovda e la base militare sono situati nel cuore della valle.
Itinerario di viaggio
1. Il tempio delle Tigri
NB: Il Tempio delle Tigri può essere visitato con auto private.
Il Tempio dei Tigri è un luogo rituale preistorico all'aperto, in uso dalla metà del VI millennio aC (età del neolitico) fino al II millennio aC (media età del Bronzo). Il sito è stato scoperto per caso da un carro armato e le ricerche furono effettuate da Uzi Avner e Ora Yogev, dell'Autorità delle Antichità Israeliana. L'Autorità per i Parchi e la Natura di Israele ha costruito un recinto basso attorno al complesso per proteggerlo dal rischio di venire calpestato dalle auto, e ha installato un’insegna esplicativa accanto al tempio.
Il tempio fu costruito attorno a un cortile quadrato circondato da un doppio muro realizzato con uno strato di piccole pietre. La lunghezza di ogni lato del cortile è di circa 12 m. Nel cortile furono scavate quattro fosse, che secondo il parere dei ricercatori, erano antichi altari risalenti a periodi diversi. La datazione basata sulla quantità di carbonio-14 presente, fa risalire la cenere più antica trovata nell’altare a circa 7.500 anni fa. A ovest del cortile si trova un altro complesso, forse il santuario del tempio, consistente di un vano allungato con 16 piccoli monumenti in pietra che probabilmente rappresentavano gli dèi o gli antenati. Delle piccole tavole in pietra sono state ritrovate a est del cortile, di circa un metro di lunghezza che mostrano le immagini di 16 animali. Una delle immagini mostra un orice, e la maggior parte delle altre immagini sono state identificate come tigri, sulla base delle loro code sollevate. Le tigri sono rivolte a est, verso il sole, che potrebbe rappresentare la fertilità, mentre l'orice, senza testa, è l'unico animale rivolto a ovest e sembra che rappresenti la morte. Le piccole pietre fissate alle tavole, sono riproduzioni di queste immagini. L'Autorità per i Parchi e la Natura di Israele ha aperto il sito ai visitatori nel 2011.
2. La cisterna Isaron
Dal tempio delle Tigri, proseguire lungo la strada per Shaharut. Continuare per circa un chilometro dopo il cancello del sito di Ovda, e quando la strada curva, proseguire dritto sul percorso sterrato segnato in nero, che corre parallelo alla recinzione del sito e conduce a Nahal Zugan. Proseguire per 1,9 km e girare a sinistra su un’altra strada sterrata segnata in blu, lungo la quale si possono ammirare diversi begli alberi di acacia Negev, alcuni dei quali da frutto. I baccelli dell’acacia Negev hanno una forma a mezzaluna e non sono arricciati come quelli dell'acacia contorta, questa pianta cresce nelle zone alte delle montagne di Eilat e nel bacino del Nahal Hayon Paran, mentre l'acacia contorta cresce in regioni più basse e più calde. Dopo circa 1,4 Km sulla strada segnata in blu, vale la pena guardarsi intorno per vedere il Sentiero Ancestrale (Naqab) che scende dalla collina sulla destra.
Gli abitanti del deserto erano a conoscenza della grande cisterna e probabilmente vi si dirigevano tramite questo sentiero. Dopo altri 700 metri, si raggiunge l'area di parcheggio della cisterna Isaron, da cui, dirigendosi a piedi tra gli alberi di acacia per circa 200 metri, si arriva alla cisterna. La cisterna Isaron è un posto meraviglioso per trascorrere un'ora piacevole in una soleggiata giornata invernale, ma è vietato farvi il bagno e nuotare (l'acqua è necessaria alla fauna selvatica). La cisterna raccoglie l'acqua ai piedi di una cascata rocciosa di 10 metri e, quando è piena, forma una piscina di circa 15 metri di diametro e 2 metri di profondità, che però può cambiare di anno in anno, a seconda del sedimento trasportato dal piccolo torrente Nahal Isaron. Questo fiume inizia un po' a sud di Shaharut e scende verso la valle di Ovda, dove si unisce al Nahal Bikatayim e ai numerosi corsi d'acqua che costituiscono il Nahal Hayon, uno dei più grandi fiumi del Negev, che affluisce nel Nahal HaArava. I molti torrenti che scorrono nella valle di Ovda hanno permesso l'insediamento umano del luogo fin dai tempi preistorici sino alla metà del XX secolo.