Natura e animali
L'insediamento di Hartuv fu fondato nel 1896 da immigrati provenienti dalla Bulgaria, sul sito di una fattoria creata dalla Missione Britannica nel 1883. Nei tumulti del 1929, il villaggio fu attaccato dai residenti di Deir Aban e venne abbandonato. A distanza di un anno, la colonia fu ricostituita, ma nella Guerra d'Indipendenza venne isolata e quindi abbandonata, dopo che i suoi difensori riuscirono a respingere un attacco nel marzo del 1948. Hartuv fu liberata dalle Forze di difesa israeliane nel quadro dell'Operation Mountain (ottobre 1948) e alcuni dei suoi resti furono successivamente restaurati dagli uffici del Consiglio Regionale di Mateh Yehuda e dalla zona industriale di Har Tuv.
All'estremità meridionale della moshav di Naham, sono visibili i resti della casa missionaria: un edificio costruito dalla Missione Britannica, in cui vissero i fondatori di Hartuv per i primi 25 anni di vita della colonia. A sud della casa missionaria, nei pressi degli uffici del Consiglio Regionale di Mateh Yehuda, sono stati trovati dei resti e alcuni edifici della moshav: il Menahem Ben Bassat (ora Museo del Patrimonio Ebraico dello Yemen), i resti della scuola del villaggio (attualmente ai confini della Scuola Even Ha'Ezer) e la casa della famiglia Levi (Museo di Hartuv).
A ovest degli uffici del Consiglio Regionale, sull'altro lato della Strada 38 (che collega Beit Shemesh a Sha'ar Hagai), sono ancora visibili i resti della moshav, compresi i resti di un mulino e di un piccolo impianto per la produzione di olio (adiacente al parcheggio del Fondo Nazionale Ebraico) e il cimitero.