Natura e animali
Il nome Beit Jimal significa "casa della bellezza", in arabo, ed è il nome di un villaggio arabo esistente qui anticamente. Nella tradizione cristiana, il luogo è noto come Kfar Gamla o Gamaliel, ed è identificato con il luogo di sepoltura di Rabban Gamaliel II, Presidente del Sinedrio di Yavne e nipote di Hillel il Vecchio. I cristiani credono anche che Rabban Gamaliel sia stato l'insegnante e il mentore di San Paolo, prima che si convertisse al cristianesimo. Una tradizione locale identificherebbe la località con il luogo di sepoltura di Santo Stefano, considerato il primo martire del cristianesimo, colui che morì per la santificazione della sua religione; oltre alla credenza che Rabban Gamaliel apparve in sogno al sacerdote Luciano, all'inizio del V secolo, chiedendogli di individuare il luogo di sepoltura di Santo Stefano e, infatti, le ossa vennero rinvenute a Beit Jimal, e sullo stesso sito venne edificata una chiesa bizantina. Questa chiesa venne distrutta nel 614, durante la conquista della Persia. Nel 1869, l'Ordine dei Salesiani acquistò il terreno, destinato alla costruzione di un edificio, per farne un orfanotrofio e una scuola agraria. Nel 1932, sui resti della chiesa bizantina, nel cortile del monastero, venne costruita una nuova chiesa: la Chiesa di Santo Stefano. Nella chiesa si possono ammirare vetrate che raffigurano eventi importanti della vita di Gesù nel Nuovo Testamento: La Trasfigurazione - Mosè, Elia con Gesù La Natività - Il Battesimo di Gesù Bambino e Maria - Giovanni e Gesù La Crocifissione di Gesù La Resurrezione di Gesù al terzo giorno dopo la crocifissione Sono inoltre presenti dei mosaici legati a storie cristiane, come la lapidazione di Santo Stefano, l'Ultima Cena, figure di Adamo ed Eva tratte dalla Torah e i profeti d'Israele. Inoltre, ogni sabato, la sala concerti ospita concerti di musica classica.